SPORTWEEK - Torna a parlare Edin Dzeko, lo ha fatto attraverso una lunga intervista rilasciata all'inserto de La Gazzetta dello Sport e uscito nella giornata di ieri. Il bosniaco è tornato anche sul suo periodo in giallorosso.
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Sull'arrivo in Italia, la trattativa che lo portò in giallorosso e quella foto da bambino con la maglia della Roma...
"Ero ragazzino, io stesso quella cosa non la ricordavo. Poi ho visto la foto e mi sono detto che sono romanista da sempre, non dal 2015. Sabatini venne a trovarmi e mi disse che senza di me non sarebbe tornato a Roma. È stato diretto, ogni minuto si accendeva una sigaretta"
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Sull'accoglienza a Fiumcino...
"Incredibile, pensavo che certe cose si vedessero solo in televisione"
Sulle difficoltà della prima stagione e le critiche...
"Quando segni sei il numero uno, quando non lo fai devi essere ceduto. Sappiamo come funziona, in tanti parlano. L’importante è ciò che vuoi ascoltare".
Sul gol al volo segnato al Chelsea...
"Probabilmente il più bello della mia carriera"
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Sull'esperienza con la Roma..
"Roma per me rimane un pezzo di cuore, siamo stati sei anni insieme e non è poco. I miei primi tre figli sono nati a Roma, per loro sarà sempre la loro casa numero uno"
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