Dybala, quel rigore da erede designato

20/12/2022 alle 09:27.
dybala-mondiale-4

Quando Paulo Dybala ha segnato, dalla platea è partito un boato con applausi. Ora la Roma aspetta il suo campione del mondo per riprendere la rincorsa e magari aggredire l’Europa League. Dybala è volato ovviamente a Buenos Aires, facendo scalo tecnico proprio a Fiumicino, e tornerà dopo i festeggiamenti. Mourinho spera di utilizzarlo almeno per uno spezzone di partita già contro il .

Non è stato un mese semplice, ma Dybala non ha mai perso il sorriso. Scaloni gli aveva spiegato quali fossero le sue valutazioni, che Paulo ha accettato nella prospettiva del prossimo ciclo, quando potrebbe raccogliere con le debite proporzioni l’eredità di Leo. Ha accumulato 17 minuti complessivi, ma ha partecipato sempre con entusiasmo alle vicende del gruppo. Si è dedicato per intero al sogno argentino, sì, senza però trascurare la Roma. E soprattutto Mourinho, che «mi chiama tutti i giorni per sapere come sto». L’elemento positivo di questa pausa è che Dybala abbia risolto i problemi fisici. Piano piano ritroverà anche il ritmo-partita.

Intanto, il Mondiale vinto dall’Argentina è diventato un vanto anche per la Roma. Che su 22 edizioni del torneo, dal 1930 al 2022, ha osservato per 9 volte almeno un proprio giocatore sollevare la coppa dei vincitori. I primi italiani furono Masetti, Ferraris IV e Guaita nel 1934, mentre i primi stranieri sono stati i tedeschi Voeller e Berthold a Italia ‘90. A seguire l’onore è toccato ad Aldair, campione a Usa ‘94, poi al terzino francese Vincent Candela nel ‘98 e infine all’altro brasiliano Cafu, capitano a Yokohama 2002. A noi italiani però restano nel cuore soprattutto Spagna ‘82, in cui Bruno Conti meritò il soprannome di Marazico, e Germania 2006, quando segnò il rigore decisivo contro l’Australia e calciò con freddezza il tiro nella finale con la Francia. Di quella spedizione vincente faceva parte anche Simone Perrotta. Dybala diventa dunque il sedicesimo campione del mondo a rappresentare la Roma. I titoli in verità sono complessivamente 17 perché Guido Masetti ha vinto il Mondiale due volte.

(Corsport)