IL TEMPO (M. VITELLI) - Tutte le strade portano a Roma. Dopo la storica qualificazione ai quarti di finale di Women’s Champions League, la As Roma femminile attende il 10 febbraio per conoscere l’avversaria che affronterà nel doppio confronto (andata e ritorno) nella seconda metà di marzo. Intanto, però, sembra sempre più probabile che l’esilio al Francioni di Latina, dove le giallorosse di mister Alessandro Spugna sono state costrette a giocare le partite interne del Gruppo B in quanto lo stadio Tre Fontane non dispone dell’impianto di illuminazione, sia finito. L’altro ieri, il Consiglio Comunale di Roma ha infatti approvato all’unanimità una mozione per far continuare l’avventura della Roma femminile allo stadio Olimpico. Ora la palla passa ovviamente alla società dei Friedkin, ma anche a Sport e Salute, gestore dell’impianto. La buona notizia è che, alla ripresa della Serie A dopo il Campionato del Mondo disputatosi in Qatar, il calendario di Roma e Lazio è decisamente meno fitto di quello di inizio stagione e questo potrebbe essere un altro elemento importante al fine di ottenere da tutte le parti in causa l’ok definitivo per aprire i cancelli di via dei Gladiatori alla squadra di Spugna. E chissà, qualora tutto andasse bene, cosa potrebbe accadere. La As Roma femminile, infatti, sta conquistando il cuore di tantissimi tifosi. In campionato, il Tre Fontane ha spesso fatto registrare il tutto esaurito e anche nelle sfide giocate al Francioni di Latina la ragazze giallorosse hanno sempre potuto contare sul sostegno del pubblico. I tifosi della Roma hanno già dimostrato grande affetto per la compagine femminile, la chance di vederle all’Olimpico sarebbe sicuramente colta al volo per altri bagni d’amore e d’entusiasmo. Intanto lo stadio più importante della capitale sta per compiere settant’anni (fu inaugurato il 17 maggio del 1953) e il 22 gennaio l’evento sarà ricordato dalla gara podistica «La corsa di Miguel». Tutti gli atleti che taglieranno il traguardo, infatti, riceveranno la consueta medaglia, sulla quale però stavolta ci sarà un omaggio celebrativo allo stadio Olimpico.