Bravo, perché la versione vista anche ieri sera in campo conferma che stia tornando ai livelli ammirati nella scorsa stagione. Ma anche sfortunato e la rabbia che gli si leggeva sul volto a bordo campo ieri sera la dice lunga sullo stato d’animo di attesa che accompagnerà in queste ore Lorenzo Pellegrini. E con lui José Mourinho. Anche stavolta il capitano è stato costretto a fermarsi per infortunio, un problema alla tibia arrivato per uno scontro di gioco con un avversario del Casa Pia. Ha provato a rimanere in campo con una vistosa fasciatura alla gamba sinistra, ma poi è stato costretto a dare forfait.
Sostituzione, Mourinho lì a sincerarsi, subito negli spogliatoi insieme allo staff medico giallorosso, oggi gli ulteriori controlli con la speranza di scongiurare un lungo infortunio. I segnali di risveglio della Roma, ieri sera, sono arrivati grazie anche alla buona prestazione del suo capitano. È stato proprio Pellegrini a chiedere una reazione ai suoi dopo la figuraccia con il Cadice. Si è dimostrato non solo il migliore, ma anche il giocatore con più pronto dal punto di vista della forma atletica. Tanta corsa, invenzioni in mezzo al campo che hanno portato a creare delle buone occasioni da gol. Nel 3-4-1-2 disegnato da Mourinho, il capitano giallorosso è stato il jolly in mezzo al campo. Ha lavorato tanto alle spalle dei due attaccanti, El Shaarawy e Zaniolo, ma in fase di copertura ha dato anche un buon supporto. Mourinho ha bisogno di ritrovare il miglior Pellegrini, quello che nella passata stagione ha realizzato 14 gol e realizzato 8 assist vincenti. Lorenzo ha segnato fino a novembre quattro gol, ma con la bellezza di sette assist. Mourinho gli chiede gli straordinari. E la risposta di ieri è stata più che positiva, per quella mezz’ora giocata. Ora c’è questo nuovo fantasma da scacciare.
(Corsport)