Un anno fa erano gli epurati di Bodø. Mercoledì è toccato a Karsdorp. Cambiano gli interpreti non l’insoddisfazione di Mourinho. (...) La grana è un’altra, non di facile soluzione perché va a mettere in contrapposizione l’ego, la grandezza e l’ambizione di Mourinho con l’operatività di un club - impegnato già in un risanamento dei debiti pregressi senza precedenti - fortemente condizionato dai nuovi paletti imposti dal fair play finanziario. Nel nuovo patto sancito con la Uefa, la questione in soldoni è semplice: si può comprare in base a quanto si vende. Il problema non è tanto spiegarlo ma farlo accettare a José che, pur di non privarsi dei pochi calciatori di qualità che avrebbero mercato per poi reinvestire i soldi, facendo leva sulle capacità di scouting del club, è riuscito a stravolgere l’operatività di Pinto. Fino ad un anno e mezzo fa, il gm non contemplava la possibilità di attingere al mercato degli svincolati, lontani com’erano dal suo modus operandi. Tra l’estate appena conclusa e gennaio, la Roma ha fatto invece incetta quasi esclusivamente di parametri zero. (...) A dimostrazione che il peccato originale invocato da Mou - la mancanza di qualità - è quantomai attuale. Senza Dybala, l’emblema della soluzione individuale, emergono le falle nel mercato di Pinto. In rosa non c’è un regista basso ma nemmeno un difensore abile in fase d’impostazione. (...) Due X che difficilmente saranno colmate a gennaio. Oltre a Solbakken, qualsiasi entrata è infatti subordinata alle uscite. E allora o si cambia strategia su Viña, Shomurodov (Torino alla finestra), Kumbulla (ormai sorpassato nelle gerarchie anche da Viña) e Bove (bloccato in estate ma che ha racimolato appena 43 minuti in campionato) accettando la possibilità di privarsi di questi calciatori in prestito, oppure sarà molto difficile veder arrivare prestiti low cost pronti all’uso, sullo stile di Oliveira dello scorso anno. (...)
(Il Messaggero)