LEGGO (F. BALZANI) - Cancellare le critiche, ritrovare il gol con gli attaccanti e mettersi nelle migliori condizioni in vista della sfida decisiva col Ludogorets. A Helsinki è andato tutto secondo i piani per la Roma che vince la sua prima gara in assoluto in Finlandia e festeggia con Abraham (forse) la fine di un incubo. Mourinho ha ribaltato la squadra schierando Volpato e ridando fiducia a Vina. Già alle 20,30 lo Special One sapeva che per passare il girone bisogna solo battere il Ludogorets il 3 novembre, visto il risultato dell'andata in Bulgaria. La vittoria del Betis ha tolto pressione alla gara di Helsinki che di fatto, per i giallorossi, poteva anche finire in parità.
La Roma, dopo il primo quarto d'ora di difficoltà tra gelo e campo sintetico, ha gestito con serenità la partita trovando il gol con Abraham a fine primo tempo dopo il palo e la rete annullata dal Var di Cristante. Tutto su assist di Pellegrini. Nella ripresa anche l'inglese cerca il bis con un tiro a giro che sfiora l'incrocio. Poi ci pensa un errore di Mancini e il gol dell'ex Chievo Hetemaj a mettere pepe su una partita a senso unico. A spegnere le speranze finlandesi una giocata di El Shaarawy (30 anni ieri e torta negli spogliatoi) che ha messo in mezzo trovando la deviazione di Hoskosen preoccupato dalla presenza di Abraham.
Finale con l'esordio di Faticanti e qualche brivido per un tiro di Boujellab trattenuto in due tempi da Rui Patricio e soprattutto per il gran gol annullato a Brownie per fallo in area su Cristante. «C'è una mano in faccia a Cristante, il regolamento è questo. L'Helsinki è una buona squadra. Oggi non avevano molto da giocarsi ma avevano orgoglio come è giusto nel calcio. Noi con problemi e assenze, ora dobbiamo vincere il 3 novembre», le parole di Mourinho. «Ero deluso. Quando non si segna bisogna restare pazienti, ma sapevo che sarebbe arrivato questo momento», sorride finalmente Abraham.