Il primo aggettivo che viene in mente per illustrare il 2-1 della Roma al Lecce è faticoso: a parte un avvio gagliardo, la Roma è una frequente interruzione sul più bello, nel senso che lo sbocco offensivo è il momento più complicato. Mourinho lascia in panchina Abraham e punta su Belotti, dopo il primo tempo rilancia l'inglese e ferma Zaniolo, poco lucido sotto porta. Proprio Abraham conquista il rigore trasformato da Dybala, che calciando accusa il problema alla coscia che lo costringe ad uscire.
La pressione c'è, ma molto spesso la Roma non riesce ad avere una finalizzazione vincente. L'altro marcatore di giornata è Smalling, già a segno contro Cremonese ed Inter. Il Lecce ha il merito di aver tenuto viva la partita fino all'ultimo, nonostante l'inferiorità numerica per l'espulsione di Hjulmand dopo un intervento scomposto su Belotti, che la Var sentenzia con un rosso ma che avrebbe potuto essere giallo. In 10 il Lecce si scopre vivo e arriva il gol di Strefezza che, dopo un corner e un batti e ribatti in area, firma il pareggio. Nella ripresa c’è lo sprazzo vincente targato Abraham-Dybala. Sul finale il portiere Falcone nega all'attaccante inglese il gol sul colpo di testa, il subentrato Di Francesco costruisce due conclusioni importanti mentre la Roma sfiora il gol con Belotti e Zalewski. Ma ora la grande preoccupazione si chiama Dybala.