Mourinho lo ripete ogni volta che può: "Di Pellegrini ne vorrei tre, per mandarli in campo tutti e tre insieme". A conti fatti, José dovrà accontentarsi di quel che ha. Che comunque è già tanta roba, anche se non ha ancora ritrovato la forma migliore avuta nella passata stagione, in cui ha messo a referto 14 gol e 8 assist. Per fare risultato oggi, Mourinho avrà bisogno proprio di quel Pellegrini.
La sua figura è diventata tridimensionale: fondamentale in campo, importante nello spogliatoio e amato dai tifosi. Inoltre rappresenta il simbolo del club, sulla scia di Totti e De Rossi. Un'eredità pesantissima, che però ha saputo gestire.
Ora Pellegrini vuole tornare quel calciatore che ha alzato la Conference League con la fascia al braccio e va a caccia di una prestazione super per mettere alle spalle la partenza a rilento. Contro l'Inter non ha mai vinto (3 pareggi e 2 sconfitte) e non ha ancora segnato.
Il capitano rappresenta anche il gruppo degli italiani presenti nella Roma: oggi dovrebbero essere ben 5 in campo (oltre a lui, ci saranno Mancini, Spinazzola, Cristante e Zaniolo) e altrettanti in panchina (Bove, Belotti, El Shaarawy, Boer e Volpato, fresco di rinnovo fino al 2026).
(gasport)