IL TEMPO (F. SCHITO) - Una settimana per preparare una partita, di questi tempi, è un lusso da non sprecare. José Mourinho ha deciso di far rifiatare un attimo i suoi dopo il successo in casa della Sampdoria: un giorno di riposo in attesa della ripresa in programma oggi, per sciogliere la tensione e concentrarsi in vista del big match dell’Olimpico. Contro il Napoli sarà la sfida degli opposti: da una parte il miglior attacco del campionato, 25 gol in dieci partite, e dall’altra una delle migliori difese del torneo. Un anno fa, all’Olimpico, la squadra di Spalletti era arrivata sulle ali dell’entusiasmo e si trovò a scontrarsi contro la solidità e la prudenza di José Mourinho: fu il primo stop (0-0) dopo otto vittorie consecutive in campionato per gli azzurri. Questa Roma di ferro, che risponde a infortuni e squalifiche andando avanti a suon di successi di misura - a Genova è arrivato il terzo di fila in campionato dopo quelli con Lecce e Inter - a prescindere dal valore degli avversari, spera che il match di domenica possa regalare un epilogo simile, se non addirittura migliore, rispetto a quello di un anno fa. Il dubbio principale sarà sull’assetto offensivo: continuare con il tandem Belotti-Abraham, contro un Napoli che senza Rrahmani ha mostrato le prime crepe difensive già con il Bologna, oppure provare a stuzzicare gli appetiti di Zaniolo. Saranno i prossimi allenamenti a risolvere il rebus. È una Roma che sembra viaggiare seguendo il motto che ieri ha lanciato Gianluca Mancini su Instagram: «Denti stretti e grande gruppo». Il tema della Dybala-dipendenza pare infatti già alle spalle, anche se non c’è dubbio che un talento come quello dell’argentino mancherà enormemente nella sfida contro un Napoli che arriverà alla grande sfida sull’onda di dieci vittorie consecutive tra campionato e Champions League. Mourinho sta cercando (e trovando) soluzioni alternative anche in base ai rivali: la scelta di lanciare El Shaarawy da titolare a Genova, contro un avversario contro il quale era lecito rischiare qualcosa in più a livello tattico, oltre a dare fiato a Spinazzola ha consentito al Faraone di rimettere nelle gambe minuti preziosi. Camara in mediana ha confermato i segnali incoraggianti dei primi spezzoni giocati fin qui, Matic ha fatto da cassaforte nel momento in cui la partita rischiava di diventare caotica. E si è rivisto in campo anche Karsdorp che sarà chiamato, qualora dovesse partire da titolare domenica sera, a una sfida particolarmente difficile contro Kvaratskhelia. Mourinho dice di non voler guardare la classifica, esercizio di basso profilo che serve soprattutto a togliere pressione ai suoi. Ma intanto la Roma è quarta, rischiando poco e sprecando molto. Intanto la società deve fare i conti con un’altra multa per i cori di discriminazione territoriale contro i tifosi napoletani, lanciati dagli spalti del Ferraris lunedì sera: 5mila euro di sanzione. Il settore ospiti dell’Olimpico sarà aperto ma i residenti in Campania non potranno acquistare i biglietti per nessun settore dello stadio