Caro Sconcerti, la verità è che al tuo posto dovrei esserci io

25/10/2022 alle 10:25.
puma-pallone

Il collega Mario Sconcerti, durante Pressing (programma tv firmato Mediaset che da quelle parole ha subito preso le distanze), ha detto che l'aggressione al Franchi «ha delle attenuanti» e che «non si può accusare di inciviltà i tifosi dopo un avvenimento sportivo discretamente falsato». Oltre a sfiorare l'apologia di reato, è una buona sintesi dei motivi per cui il sottoscritto, trentenne giornalista e editorialista su queste pagine, è incazzato nero. E, come il sottoscritto, lo sono altri centinaia e centinaia di colleghi più o meno coetanei.

Il motivo è presto detto: il calcio corre veloce verso il futuro eppure a parlarne sono soprattutto coloro che lo vorrebbero riportare nel passato. [...] Ci incazziamo perché chi parla al posto nostro ha potuto fare solo quello per tutta la vita e non si rende conto del privilegio. E oggi, magari dalla pensione, perde tempo in discorsi da bar sport. Non vale per tutti. [...]

(Libero - C. Savelli)

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