Alta pressione

09/10/2022 alle 08:14.
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IL TEMPO (A. AUSTINI) -  Stesso stadio, risultato opposto. È quello che cerca la Roma stasera, di nuovo in scena all’Olimpico contro il Lecce a quattro giorni dalla sconfitta dolorosa in Europa League col Betis Siviglia, la quarta in undici gare stagionali. Si registra un altro sold-out dei tifosi per spingere la squadra di Mourinho verso una vittoria che sarebbe fondamentale per non scendere dal treno delle squadre in lotta quantomeno per un posto in . Partita vera e più difficile di quanto non dicano il nome e la classifica dell’avversario, nella quale la Roma deve combattere soprattutto contro i suoi problemi. Segna troppo poco e se non ci pensa Dybala o non arriva una rete su calcio da fermo sono dolori, il limite più grande di inizio stagione è evidente. Chiamati in causa gli altri attaccanti della rosa - in campionato due gol per Abraham, nessuno per Pellegrini, Belotti e Zaniolo che non ha segnato neppure in Europa - ma pure la manovra tutt’altro che brillante di una squadra, schiacciata all’indietro, poco aggressiva e spesso prevedibile. Con il nono attacco del campionato e due sole partite vinte finora con più di un gol di scarto, è arrivato il momento di cambiare marcia per legittimare le ambizioni estive derivanti dal trofeo vinto l’anno scorso e un mercato al di là delle aspettative. Da vecchia volpe del calcio, Mourinho conosce bene le difficoltà mentali che implica la situazione e ha provato ad allentare la pressione sui suoi ragazzi, lasciandoli liberi di dormire a casa ieri, con l’appuntamento fissato a Trigoria per stamattina. Non è con un ritiro in più che si preparano meglio le partite, ne è convinto Mourinho che deve continuare a gestire questo avvio di stagione compresso per lasciare spazio al Mondiale e si ritrova senza un esterno destro di ruolo a causa dell’ennesimo infortunio che stavolta gli ha tolto dal mazzo delle opzioni Celik. Wijnaldum è rientrato intanto a Trigoria per proseguire la riabilitazione ma è il ritorno di Pellegrini in gruppo la notizia migliore della vigilia. In che posizione far giocare eventualmente il capitano è un dubbio da sciogliere oggi, così come la scelta del centravanti: cercare il riscatto di Abraham o puntare sulla voglia di Belotti? Dall’altra parte Baroni si approccia alla sfida con la serenità di chi non ha molto da perdere. «Sarà una partita meravigliosa - dice il tecnico del Lecce - una di quelle che tutti vorrebbero giocare. Affrontiamo una squadra fortissima, ferita dal recente ko contro il Betis. Noi però ci teniamo a fare bella figura». All’Olimpico i cancelli apriranno alle 18.15 per gestire gli ingressi dei 63mila spettatori attesi allo stadio. Sperando che stavolta possano uscire col sorriso.