Batosta. E favola. In due parole la sintesi della serata. L’Udinese frantuma i piani di fuga della Roma con un sonoro 4-0 e si butta nel gruppo delle grandi della classifica con una prestazione da incorniciare che i suoi tifosi non dimenticheranno tanto presto. La partita ha un solo copione, stavolta a Mourinho non riesce la metamorfosi compiuta contro la Juve, quando nell’intervallo era riuscito a scuotere i suoi riprendendo un filo che sembrava inesorabilmente spezzato. La superiorità della squadra di Sottil è totale, il suo centrocampo è un gioco di maschere dove ogni travestimento è uno spettacolo, una continua mobilità permette ai padroni di casa un’incessante superiorità numerica. L’Udinese è un gomitolo che si raccoglie e si scioglie con incredibile disinvoltura. E la Roma dura pochissimo, anche se la prima occasione è la sua, già nel primo minuto, con una conclusione di Dybala. Un’immagine che fa pensare a tutt’altra trama: ma stavolta la Joya non riesce a bucare una delle sue vittime predilette (12 gol fra campionato e coppa e sette assist)
(Gasport)