No Abraham, no party

11/09/2022 alle 09:45.
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Alla Roma in crisi d’identità - dopo il doppio ko di Udine e Razgrad - serve ritrovare il vero Abraham. Giovedì contro il Ludogorets era assente per un trauma contusivo alla spalla e ne ha approfittato per riposare e recuperare. Ieri è tornato ad allenarsi insieme ai compagni, candidandosi per domani ad Empoli ad una maglia da titolare.

Mourinho è consapevole che ci sarà pure una Roma con Zaniolo e un’altra senza, ma il discorso si può estendere tranquillamente a Abraham e la Roma ha bisogno dei suoi gol. I numeri generali sono impietosi: nella passata stagione dopo 7 gare (comprese le due con il Trabzonspor nei preliminari di Conference) i giallorossi erano andati a segno 21 volte (media 3). Ora, in 6 partite, si va poco oltre il gol a match (7 centri in 6 gare), eppure la Roma crea.

Abraham è ancora fermo a quota 1 e in questo avvio c’è un po’ di tutto: un modo diverso di giocare (più spalle alla porta rispetto allo scorso anno) che lo vede da unico punto di riferimento dover ora dividere gli spazi con Dybala; una condizione atletica ancora da affinare che lo fa sembrare più macchinoso rispetto al solito; killer instinct un po’ annacquato e chissà che non ci sia anche il pensiero inconscio del mondiale in Qatar tra un paio di mesi.

(Il Messaggero)