LEGGO (F. BALZANI) - Centosei giorni e 900 chilometri. Tanto dista la Roma vincente in Conference di Tirana e quella che stasera (ore 18:45) affronta la prima gara del girone C a Ludogorets per rialzare la testa dopo la batosta di Udine. In mezzo sono successe tante cose, ma non è cambiata la voglia di arrivare a fine percorso.
Alla finale di Budapest, che da qui nemmeno è tanto distante. Un tragitto duro ma possibile. Lo permette la rosa, lo giustifica la media punti di Mourinho che in Europa League arriva al 2,20 a partita con due picchi: al Porto nel 2003 (quando era Uefa) e col Manchester nel 2017. Occhio ai bulgari però.
«Non siamo qui in gita e non risparmieremo giocatori, ho massimo rispetto per Ludogorets ed Helsinki - avvisa Mou -. Il calcio europeo è cambiato, prima era più facile fare pronostici, ora no. Ma imporremo il nostro gioco. Ko di Udine? Un caso, 4 tiri e 4 gol. Forse il Ludogorets vedrà quanto siamo delusi. Finale? Intanto superiamo il girone».
Restano ai box Abraham e Karsdorp, non partirà Zaniolo che ieri è tornato a svolgere allenamento individuale e punta l'Empoli, turno di sosta anche per Rui Patricio. Spazio quindi a Belotti, Celik e Svilar. Si scalda Camara che potrebbe giocare nel secondo tempo. «La cosa fondamentale era costruire una mentalità che alla Roma non era presente da tanti anni. È stata costruita parallelamente a un altro elemento per me cruciale: l'empatia. Ora proverò a fare di più», aveva detto Mou al sito Uefa.
Mercato: Vina oggi potrebbe finire al Galatasaray, in caso di partenza possibile arrivo di uno tra Denayer e Maksimovic dagli svincolati.