IL TEMPO (E. ZOTTI) - Uno affronterà per la prima volta la Roma da avversario in Serie A. L'altro ha già castigato due volte il club con cui ha segnato di più carriera, senza però vincere trofei. Inter-Roma non sarà una gara come tutte le altre per Henrikh Mkhitaryan e Edin Dzeko, che si ritrovano a dover battere il loro passato per evitare ai nerazzurri ulteriori guai in classifica e non rendere più ampio il divario con il Napoli (distante già 5 punti). Entrambi hanno scelto di lasciare la Capitale per continuare a percepire ingaggi da top player e provare ad inseguire quello scudetto che a Trigoria è sempre sembrato troppo complicato da raggiungere. Molto più semplice provarci a Milano - deve aver pensato l'anno scorso Dzeko - che dunque ha detto addio al rapporto con la piazza e ai 119 gol segnati in giallorosso, per conquistare un tricolore che a metà della scorsa stagione sembrava già nerazzurro ma che si è inaspettatamente tinto di rossonero. Un esito imprevisto che ha costretto il bosniaco a consolarsi con la vittoria della Coppa Italia, proprio nei giorni in cui a Roma veniva festeggiata la Conference League. Sul pullman scoperto che ha portato i giallorossi in trionfo per la città c'era anche Mkhitaryan, che in cuor suo già sapeva come per lui quel traguardo sarebbe stato l'ultimo raggiunto da romanista. Già da inizio maggio infatti l'armeno aveva dato la sua parola all'Inter, che lo ha scelto come sostituto naturale di Calhanoglu: un ruolo meno centrale di quello offerto da Mourinho e Pinto ma che lo ha convinto comunque a cambiare maglia. Chissà se l'ex Arsenal si sarebbe aspettato di poter giocare dal 1' proprio vicino a Dzeko il primo scontro diretto contro la sua ex squadra. L'assenza di Lukaku e le condizioni ancora non ottimali del trequartista turco infatti potrebbero anche convincere Inzaghi a schierare dall'inizio sia Mkhitaryan (probabile la staffetta con Calhanoglu) che il centravanti di Sarajevo. Tra i due quello certo di un posto da titolare è Dzeko, che quest'anno è già andato in gol contro il Milan e in Champions League con il Viktoria Plzen. La scorsa stagione il bosniaco aveva segnato alla Roma sia durante il match di campionato vinto 3-0 dai nerazzurri all'Olimpico che nel quarto di finale di Coppa Italia costato l'eliminazione ai giallorossi. Sabato sera spetterà alla retroguardia romanista cercare di impedirgli di aggiungere un'altra tacca sulla cintura.