Gli ultimi sforzi, per una Roma da vertice. Gini Wijnaldum e Andrea Belotti, più un difensore centrale, sono i petali che mancano alla rosa per renderla completa, oltre che competitiva. Per il centrocampista la Roma sta limando gli ultimi dettagli con il Psg. Wijnaldum, da un paio settimane unico obiettivo credibile rimasto, ha rinunciato a una parte di quanto gli avrebbero dovuto corrispondere i francesi pur di facilitare la trattativa. Bonus e pendenze varie. Tiago Pinto intanto ha alzato la percentuale di stipendio da versare, mentre l’altro portoghese Luis Campos ha accettato di contribuire per circa il 40 per cento. E così nelle prossime ore Wijnaldum sarà in Italia per le visite mediche e la firma del contratto, che diventerà facilmente definitivo fino al 2025: se raggiungerà il 50 per cento delle presenze stagionali e la squadra entrerà in Champions, la Roma dovrà riscattarlo obbligatoriamente. Resta da fissare la cifra dell’acquisto che si aggirerà sui 10 milioni. Per l’ingaggio dei successivi due anni è il decreto crescita, con gli sgravi fiscali che spettano a chi entra in Italia come lavoratore da un altro Paese, ad aiutare i Friedkin: Wijnaldum guadagnerebbe al netto il denaro che spetta ai tre giocatori più remunerati del gruppo, cioè Abraham, Pellegrini e Dybala. È una mossa che testimonia la fiducia dei Friedkin in un risultato immediato.
(corsport)