LEGGO (F. BALZANI) - Cinquanta giorni dopo decide ancora Zaniolo. Ovviamente è una rete che pesa meno rispetto a quella col Feyenoord, ma che dice tanto in un momento delicatissimo per lui. Il numero 22 ha rotto gli equilibri di un'amichevole vinta 2-0 contro il Sunderland sotto i 30 gradi del sole di Albufeira. È partito dalla panchina e ha assistito al primo tempo terminato 0-0 e condito solo dal palo di Smalling e dalle botte degli inglesi che hanno costretto Ibanez a 6 punti di sutura sul volto. Buone le prestazioni di Matic e Zalewski sotto gli occhi di un Mourinho abbronzato.
È entrato nella ripresa Zaniolo. In una Roma imbottita di giovani. E ha cambiato l'inerzia del match. La fascia da capitano però è andata sul braccio di Zalewski. Altro segnale di Mou. Nell'ordine Zaniolo ha colpito un palo, iniziato l'azione per l'1-0 siglato da Felix (che poco prima si era divorato un gol su assist sempre di Nicolò) e infine ha messo il timbro con un piatto sinistro. Esultanza moderata e poi il post con la canzone «Vivir mi vida».
La sua agenzia è stata più chiara: «Fatti, non parole. È più forte delle polemiche». Prima del match, infatti, aveva già fatto parlare di sé. L'allenamento saltato martedì e le frasi della sorella Benedetta sui social: «Se vuole andare via non c'è bisogno di insultarlo, non sputate nel piatto in cui avete mangiato».
Ma che futuro aspetta Zaniolo? L'effetto domino dovrebbe essere questo: De Ligt al Bayern, Nicolò alla Juve e Dybala alla Roma. Si perché i giallorossi si sono rifatti sotto seriamente per la Joya: si prepara l'offerta da 6 milioni per 4 anni. Al momento Inter e Napoli sono ferme, ma bisogna fare in fretta. Il problema è che per Zaniolo non è arrivata l'offerta da 50 milioni. L'ipotesi permanenza non è più impossibile.
Nel frattempo Pinto accelera a centrocampo. Villar va al Monza in un'operazione da 10 milioni e libera il posto a Frattesi che si riavvicina. In uscita Kluivert (West Ham) e Felix (Crystal Palace).