Ormai ci siamo. Questione di dettagli che, secondo sponda parigina, saranno risolti nelle prossime ore. Ma l’accelerazione attesa è finalmente arrivata: Wijnaldum è pronto a vestire giallorosso. E per dimostrarlo, oltre ai messaggi social che hanno costellato gli ultimi 10 giorni, ha fatto un passo concreto. Quale? La rinuncia a dei bonus, tra cui uno del valore di 800mila euro che scatta alla prima gara ufficiale con la maglia del Psg. Ieri, nel contatto andato in scena tra il gm Pinto e il ds dei transalpini Campos a Tel Aviv, le parti si sono ulteriormente avvicinate. La Roma si è detta disposta a garantire al centrocampista uno stipendio di 4,5 milioni, superando la soglia del 50% (la base è 7) che per giorni aveva lasciato in stallo la trattativa. Il Psg dovrà così contribuire per 2,5 milioni, più o meno il 35% del totale. La formula sarà quella del prestito con un obbligo di riscatto che dovrebbe scattare al 50% delle presenze e dal secondo anno, usufruendo del Decreto Crescita, l’ingaggio sarebbe pagato totalmente dalla Roma. E non finisce qui. Perché l’accelerazione del Bologna per Shomorodov libera il posto di vice Abraham. Al suo posto, la Roma vuole Belotti che ha una proposta anche dal Valencia ma preferirebbe restare in Italia ed è un vecchio pallino di Mou che lo voleva già un paio di stagioni fa al Tottenham. Se arriva l’ex granata, possibile partenza anche di Felix: Sassuolo interessato.
Altre uscite: Calafiori (Genoa e Zurigo), Villar (Sampdoria), Diawara (Galatasaray, Lecce e Hertha ), Carles Perez (Celta Vigo), Kluivert (tra Nizza e Fulham) sono ai margini del progetto e pronti a partire.
(Il Messaggero)