Se Paulo Dybala era curioso di conoscere l’amore del pubblico giallorosso, ieri sera ha avuto la prima risposta. In una città che ha iniziato a svuotarsi per i primi esodi estivi, erano in diecimila ad aspettare che si affacciasse al Palazzo della Civilità italiana, meglio conosciuto come il Colosseo quadrato, all’Eur. Un fiume di passione che ha iniziato a scorrere da un’ora e mezza prima dell’evento. Inizialmente in modo fluido e calmo. Poi con il passare dei minuti in maniera sempre più torrenziale. La Roma ha regalato a chiunque avesse voglia di partecipare all’evento la possibilità di salutare il nuovo top player argentino. Quasi fosse il prologo di un match, la musica a tutto volume ha anticipato l’arrivo di Paulo, visibilmente emozionato e incredulo dell’accoglienza. Lo show è iniziato presto ma il via, stile stadio, con lo speaker Matteo Vespasiani ad accendere ulteriormente l’atmosfera, c’è stato alle 21.11: «Facciamoci sentire, Paulo è qui dietro. Forza!». Nemmeno a dirlo: «Paulo Dybala, alè oohhh». In concomitanza sui maxi schermi ai piedi della scalinata scorrevano le prime immagini del calciatore una volta sbarcato in Portogallo. dopo un breve gioco di luci, alle 21.21 si è affacciato lui, l’uomo più atteso della serata: Paulo Dybala. Un’esplosione di gioia ha accolto... la Joya. Mani sui fianchi, quasi a non capacitarsi di come quella gente fosse tutta lì per lui. Poi pollici alzati verso il cielo e la voce strozzata dall’emozione: «Grazie, grazie a tutti»
(Il Messaggero)