IL ROMANISTA -  «La Roma è venuta ad incontrarci, sono venuti in Municipio da me. La società mi è sembrata molto seria e questo è dimostrato dal fatto che, in fin dei conti, fino a che non si è avuta la certezza dell'identificazione dell'area non abbia fatto assolutamente nessun tipo di comunicato stampa o dichiarazione. Mi sono sembrati molto determinati. Perché è un obiettivo per la Roma importantissimo da raggiungere per evidenti motivi. E mi sono parse delle persone molto, molto, molto, sensibili anche al contesto in cui potrà nascere questo stadio». Con queste parole Massimiliano Umberti, presidente del IV Municipio di Roma, parla del progetto dello stadio della Roma. Il mini-sindaco del Municipio in cui ricade l'area di Pietralata designata ad ospitare il nuovo impianto

«Lo stadio va a ricucire una ferita urbanistica che c'è da moltissimi anni, - prosegue - sfido chiunque a dire che non è un'occasione da non perdere per i cittadini. Lo stadio sarà sicuramente un volano di sviluppo: lì sorgerà il Tecnopolo, nascerà anche la nuova sede dell'Istat. È un quadrante in totale sviluppo. C'è anche da mettere a posto alcune cose per la mobilità. ma c'è sicuramente da creare qualcosa che a Roma non esiste e che ancora non posso svelare».

Umberti affronta anche il tema della mobilità: «Qui partiamo molto avanti. Abbiamo tre fermate della metropolitana, la stazione Tiburtina, abbiamo i bus, la tangenziale a 500 metri in linea d'aria, l'autostrada A24 ad appena un chilometro. Sarà uno stadio che per il 70 0 80 per cento si raggiungerà con i mezzi pubblici. C'è una stazione (della Metro B, nda), Quintiliani, alla quale dovremmo cambiare anche il nome». 

Chiusura sui possibili tempi di realizzazione: «Secondo me tre anni, forse tre anni e mezzo per finirlo. C'è tutto l'interesse, una volta stabilite le cose in partenza, a muoversi velocemente. Con procedure chiare e lineari c'è tutto perché il progetto vada fino in fondo rapidamente».