Stadio, c'è il sì a Pietralata. La Roma: «Obiettivo 2026»

08/07/2022 alle 07:32.
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Incassato dal Comune il primo vero sì sullo stadio a Pietralata, in casa Roma si pensa alle mosse successive: depositare il progetto preliminare entro settembre. leri mattina la nota congiunta Campidoglio-As Roma che ha annunciato «la volontà da parte della società giallorossa di presentare nelle prossime settimane al Campidoelio uno studio di fattibilità». A viale Tolstoj il cronoprogramma interno prevede di chiudere entro settembre la stesura del progetto preliminare da consegnare in Campidoglio: il club ha già iniziato da settimane a lavorarci, di fatto sin da quando si era capito dai colloqui che carichi urbanistici, mobilità, impatto acustico e proprietà delle aree erano problemi considerati dagli uffici comunali più che risolvibili. «Obiettivo 2026», come annunciato ieri dal Pietro Berardi.

Il nuovo impianto - capienza prevista fra 55mila e 60mila posti, da realizzare in rialzo rispetto al piano stradale, con qualche negozio intorno - sorgerà alle spalle della stazione Tiburtina, quindi connesso sia con i treni alta velocità che con i regionali, inclusi quelli da e per l'aeroporto di Fiumicino. Avrà la fermata della linea B della metro di Quintiliani a 400 metri di distanza e sarà accessibile da , linea B1 attraverso un ponte pedonale che scavalcherà i binari della ferrovia all'altezza di viale Lorenzo il Magnifico. I parcheggi dovrebbero essere collocati nelle aree limitrofe alla ferrovia. L'accessibilità privata sarà garantita dalla Tangenziale Est, da via dei Monti Tiburtini e via di Pietralata, da Via Tiburtina (raddoppiata) e dalla penetrazione urbana dell'autostrada Roma-L'Aquila. La costruzione dei due ponti ciclopedonali, quello a Lorenzo il Magnifico e quello sull'uscita Pietralata della stazione serviranno per ricucire la connessione con l'area verde entro cui sorgerà lo Stadio.

Da un punto di vista di mobilità, quindi, l'unico vero nodo da sciogliere sarà garantire un corridoio riservato alle ambulanze da e per l'adiacente ospedale Sandro Pertini, che dovrà anche essere ben isolato acusticamente. C’è infine la questione che riguarda i vecchi espropri fatti nei decenni scorsi per realizzare lo Sdo. Sia la Roma che il Campidoglio, però, ritengono che il tema sia risolvibile.

(Il Messaggero – F. Magliaro)