La location per il primo contatto diretto con i suoi nuovi tifosi non è stata scelta a caso: Palazzo della Civiltà Italiana è anche quartier generale del brand Fendi, che ha siglato una partnership con la Roma per la fornitura delle divise ufficiali (completi formali e capi casual da indossare fuori dal campo) disegnate da Silvia Venturini Fendi. E Dybala è stato un indossatore perfetto: maglia da calcio e pantaloni eleganti. Buono per ogni tipo di pubblico, dal figlio al padre. La Joya è anche questo, nelle strategie dei Friedkin: un grande calciatore e un grande testimonial. Mentre l’Eur veniva paralizzato dall’entusiasmo dei tifosi, Dybala e Mourinho sono arrivati pochi minuti prima delle 21. Ora scelta per il numero di maglia del giocatore e per mandare le immagini anche in Argentina in orario pomeridiano. Sullo sfondo, il Colosseo Quadrato colorato di giallo e rosso. Il momento è scoccato alle 21:22, tra cori e giochi di luce. Davanti a tanto entusiasmo, un sorriso e lo sguardo all’orizzonte. “Ciao Roma! Grazie mille per tutto”, sembra quasi il saluto di una rockstar. Ma Paulo ci mette un secondo a tornare ragazzo e a sua volta tifoso: “Era destino che venissi qui, era tutto scritto. Fin da bambino vedevo i film su questa città. Ed ero molto curioso di conoscervi. Ho giocato tante volte contro la Roma ed è sempre stato difficile per l’apporto che avete sempre dato alla squadra. Adesso ho il privilegio di stare qui con voi e mi viene voglia di entrare all’Olimpico con voi sotto la Curva. Essere qui, in questa città e con questa maglia, è una cosa molto speciale. E lo è anche per la gente che mi sta vicino. Il derby? Me lo aspetto bellissimo. Sarà una grande responsabilità, ma una responsabilità molto bella. Ora è importante rimettersi in forma velocemente per darvi tanta allegria“.
(corsera)