Aspettando Wijnaldum, ormai prossimo a sbarcare a Roma, Mourinho si gode la personale rivincita contro il Tottenham che rovina il compleanno a Conte che oggi compie 53 anni. Decide un gol di Ibañez ma il segnale lanciato da José è più importante del successo nell’I-tech Cup: Dybala e Zaniolo possono giocare insieme. Non è qualcosa da sottovalutare e di scontato. Se l’olandese regalerà ulteriore imprevedibilità e soluzioni in mediana, Paulo e Nicolò possono garantire qualità e potenza a supporto di Abraham e Pellegrini arretrato con Cristante.
L'esperimento dei 4 insieme ha convinto. Soprattutto perché Zaniolo ha garantito quella copertura che, non sempre nella passata stagione, è sembrata essere nelle sue corde. La Roma ha potuto tenere testa al Tottenham, un segnale e un cambiamento nell’atteggiamento, mentale e tattico, che si era già intravisto nelle prime uscite stagionali.
Ma un conto è averlo con il Sunderland, il Portimonense, lo Sporting Lisbona e il Nizza, un altro con una squadra come quella il Tottenham. Le buone sensazioni non mancano nemmeno nella ripresa, quando Mou decide di confermare l’undici iniziale sino al 60′. È una squadra, quella della Roma, che preferisce adesso agire di rimessa. Anche perché dopo un quarto d’ora, José inserisce Spinazzola e Matic per Zalewski (distorsione alla caviglia destra) e Dybala. L’ora di Paulo? Per essere uno che si allena costantemente soltanto da una decina di giorni, difficile attendersi di più. Segnali positivi anche da Cristante che non ha subito la fisicità degli inglesi e da Pellegrini che ha dimostrato di non aver dimenticato il ruolo di centrocampista puro. Ok, sarà soltanto calcio estivo. Ma Mou da ieri ha qualche certezza in più.
(Il Messaggero)