Più passa il tempo, più la vicenda Zaniolo assume i contorni di un lungo ma inevitabile addio. Probabilmente sarà consensuale: per la Roma sarà un'ottima plusvalenza, il ragazzo sarà felice di aver dimostrato come fosse "giusto esser accostato a top club come Juventus e Milan". Le parole del numero 22 a Sportweek sono rimaste indigeste a molti tifosi della Roma: non sono passati inosservati passaggi come quello in cui ha mostrato insofferenza per il modulo, per alcune esclusioni, il "vediamo", quando gli è stato prospettato di diventare l'erede di Dybala, Il quadro della situazione è sempre più nitido: la Roma ha fatto il prezzo per il cartellino, ovvero 60 milioni di euro, e consapevole di come il ragazzo non sia interessato ad andare all'estero aspetta che Milan e Juventus facciano il primo passo ufficiale. Al momento si sono mossi solo gli intermediari. A Trigoria sono stati proposti nomi e l'unico gradito è quello di Pobega, considerato dagli scout giallorossi una sorta di potenziale Milinkovic-Savic, ma per ora i giallorossi hanno chiesto solo cash. In altri tempi le voci di un possibile addio di Zaniolo avrebbe messo sul piede di guerra tutti i tifosi, ora invece tutti vivono con relativa tranquillità sia la situazione sia i nomi accostati come possibili sostituti, come Berardi o Guedes. Il motivo è José Mourinho, per il quale la piazza prova una fiducia totale. Il legame fra il tecnico e il numero 22 ha vissuto alti e bassi e il rapporto non è quello che lo Special One ha con Pellegrini o Abraham. Da fine ottobre, dopo il ko di Bodo, i Friedkin hanno chiesto di bloccare ogni discussione relativa ai contratti e le parti non hanno più affrontato il tema. Il rinnovo potrebbe tornare d'attualità a settembre, dopo il mercato, quando la Roma sarebbe costretta a concedere il rinnovo a Zaniolo per non depauperare il patrimonio: il numero 22 potrebbe offrire una via d'uscita, ovvero rinnovo di un anno ma con clausola rescissoria accessibile, non superiore ai 40 milioni di euro.

(il messaggero)