Pensieri e parole che dividono: Totti scomodo anche da tifoso

17/06/2022 alle 07:55.
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Mercoledì a Nettuno, tra una battuta e un sorriso, ha parlato chiaro ai tifosi sulle vicende recenti e soprattutto sulle operazioni di mercato. Ha spiegato come mai Dybala, il colpo dei sogni del popolo giallorosso e anche di Mourinho, non entrerà dal cancello principale di Trigoria; ha raccontato quanto detto a Zaniolo, cioè di seguire il suo esempio e di sposare a vita la Roma; ha aggiunto che lui saprebbe come gestirlo; ha invitato capitan Pellegrini a prendere il suo 10 (al momento Lorenzo non ci pensa); ha ammesso che per ora i Friedkin non hanno alcuna intenzione di farlo rientrare nello staff dirigenziale; ha al tempo stesso elogiato il Milan che si è affidato a Maldini, con 30 anni di vita rossonera alle spalle, per dirigere l’area tecnica, sponsorizzandosi indirettamente per un ruolo simile a quello ricoperto dal suo amico Paolo. Non tutti hanno apprezzato. Dentro e fuori Trigoria. Spesso è accaduto, anche in passato, con l’ex capitano. Ma la verità non è vero che fa male. In casi del genere può aiutare a capire. Ieri come oggi, non c’è posto per te. I Friedkin, dopo Tirana, un pensiero sul suo ritorno lo avevano fatto. Ma poi Francesco si è messo a trattare Dybala. Ed è diventato scomodo per il bilancio del club e per il profilo di Tiago Pinto. Al quale ancora non è stato detto che in passato, da altri dirigenti, è stato usato per chiamare i giocatori (campioni e non) a Trigoria. Una volta era pronto a tagliarsi lo stipendio. Per prendere Mutu. E rendere più competitiva la Roma. Ma l’esposizione dell’ex capitano continua a generare gelosia. In Casa Roma.

(Il Messaggero)