Fuori Mkhitaryan, che ha preferito l’offerta dell’Inter a quella giallorossa, dentro Matic. A convincere il serbo, prossimo a svincolarsi dallo United, ci ha pensato in prima persona Mourinho. Esperienza, quantità e qualità abbinate nei piedi di questo colosso di 194 centimetri che nel tempo ha forse perso un po’ di dinamicità ma che rimane un calciatore di assoluto livello. Nell’ultima stagione ha giocato 32 partite e nonostante qualche fastidio muscolare è tendenzialmente stato sempre bene. È dotato di un piede sinistro molto preciso, sa verticalizzare con lanci lunghi ed è abile nel gioco aereo. È in possesso del doppio passaporto poiché nel 2014 ha ottenuto quello slovacco. Alla Roma può regalare personalità, esperienza, copertura e geometrie. Matic dà il meglio di sé come mediano basso davanti alla difesa, così da diventare in fase di ripiegamento un centrale aggiunto nel caso di un centrocampo a tre o anche a quattro qualora si giochi con il trequartista. Sia Mou che Conte lo hanno impiegato anche come centrale a sinistra sia nel 4-2-3-1 che nel 4-4-2. La Roma lo ha convinto proponendogli sostanzialmente lo stesso contratto rifiutato da Mkhitaryan: un anno a 3,6 milioni di base che giocando regolarmente porterebbero il totale a 4,2 (due i bonus personali da 300 mila euro ogni 15 partite) senza considerare i premi collettivi di squadra, più rinnovo automatico al 50% delle presenze in stagione, abbinato al pass europeo, quale sia la competizione. Le firme ancora non ci sono ma ieri l’agente del serbo ha dato l’ok all’operazione. Dopo Svilar, ecco quindi Matic.
(Il Messaggero)