La Roma si gioca l'Europa. In giallorossi sia in questo turno sia in quello successivo giocheranno prima delle avversarie e, nonostante ci sia il jolly Conference League, Mourinho vuole conquistare l'Europa League tramite il campionato. "Mi sembra che ci sia gente che magari è anche interessata che noi finiamo allottavo posto e con la speranza che vinciamo la finale perché così sarebbe fantastico per il calcio italiano avere 8 squadre in Europa. Questo però non si deve fare. Siamo un po' stanchi di arbitri e Var. Loro sono puniti, ma dove sono i nostri punti? Voglio finire quinto o sesto, è il nostro obiettivo. Non ho paura della concentrazione - l'attacco dell'allenatore della Roma in conferenza stampa-.
I capitolini non hanno trovato il gol nelle ultime due sfide di campionato e scivolano al nono posto nella classifica migliori attacchi, infatti prima di loro (55 reti realizzate) ci sono Inter (78), Lazio (72), Napoli (68), Atalanta (65), Milan (64), Verona (62), Sassuolo (61) e Fiorentina (56).
Abraham ha segnato molto in Conference League, ma è fermo in Serie A dalla doppietta nel derby, lo scorso 20 marzo. Con una rete riuscirebbe a stabilire il nuovo record personale di marcature in una singola stagione nei maggiori cinque campionati e di eguagliare il primato di gol realizzati da un inglese in una stagione in Serie A (16 centri per Gerald Hitchens con l'Inter nel 1961/62). La flessione del numero 9 è inevitabile, dato che non ha mai riposato, scendendo in campo in 51 occasioni su 53.
Se la Roma dovesse vincere entrambe le gare di campionato sarebbe in Europa League poiché hanno il vantaggio negli scontri diretti sia con Lazio sia con Atalanta, mentre è alla pari con la Fiorentina ma ha una migliore differenza reti (+13 a +9). Contro il Venezia, che potrebbe essere già retrocesso qualora la Salernitana non perdesse contro l'Empoli, sarebbe importante vincere con molti gol di scarto. Inoltre i giallorossi saluteranno i loro tifosi, che in stagione hanno superato il milione di presenze: "Abbiamo deciso che il minimo che possiamo fare è ringraziare i tifosi. Lo posso fare qui, i miei ragazzi lo possono fare sui social media, ma è più simbolico farlo tutti insieme in campo. Dopo la partita faremo un giro di campo tutti insieme. Se avremo vinto, lo faremo sorridendo", le parole di Mou.
(Il Messaggero)