Un anno romanista con José: lavoro, fede, tifosi e... arbitri

04/05/2022 alle 10:07.
as-roma-v-zorya-lugansk-group-e-uefa-europa-conference-league-4

Oggi è un anno esatto dall'annuncio di Mourinho alla Roma. Il 4 maggio 2021, pre-vigilia della semifinale di ritorno di Europa League contro il Manchester United dopo il 6-2 dell'andata. "La Roma è lieta di annunciare che Josè Mourinho sarà il responsabile tecnico della prima squadra...", fu l'annuncio sui social del club giallorosso. Da quel momento iniziava l'era a.M e d.M: avanti Mourinho e dopo Mourinho. Lo Special One arrivò nella Capitale solo due mesi dopo. I tifosi sono impazziti, fin da subito lo hanno adorato e lo hanno dimostrato in tutte le partite casalinghe. Con il match di domani verrà superata quota 1 milione di tifosi presenti all'Olimpico in stagione. L'allenatore portoghese è rimasto sempre lo stesso: le 10 ore al giorno al campo, la rabbia sui giocatori che non lo seguono, la cura dei dettagli, le scoperte di Zalewski e Abraham e molto altro. In tanti ora stanno ammettendo che sta lavorando bene alla Roma, chi l'avrebbe mai detto. Dopo lo 0-3 subito contro l' lo consideravano datato. Ciò che non è cambiato è il rapporto con gli arbitri: alla lista ha aggiunto nuovi nomi, come ad esempio Rapuano e Aureliano, ma ha anche trovato nuovi amici sul tema, ovvero Gasperini. Mourinho si è tuffato dentro Roma, un anno con lui non è stato affatto male e chissà come sarà il secondo.

(Il Messaggero)