IL TEMPO (E. ZOTTI) - La rotta da seguire è stata tracciata da Mourinho poche ore dopo aver lasciato l'Italia per volare in Portogallo. La priorità è pensare "a quello che verrà dopo". Per questo Tiago Pinto è pronto buttarsi a testa bassa inunmercato che dovrà garantire allo Special One una rosa in grado di competere per il quarto posto e sul fronte Europa League. La vittoria in Conference non ha stravolto i piani del gm, che dovrà destreggiarsi tra un budget tutt'altro che illimitato e i nuovi paletti imposti dalla Uefa: per questo a Trigoria si esclude l'arrivo di nomi altisonanti (alla Dybala) o di giocatori con ingaggi esagerati.
In ogni caso un colpo arriverà. Se l'estate scorsa gran parte degli sforzi erano stati destinati all'acquisto di Abraham, quest'anno l'obiettivo su cui il club investirà maggiormente è un mediano, invocato a gran voce da Mourinho fin dal suo ritorno in Italia. Dodici mesi fa il portoghese avrebbe voluto accogliere Xhaka ma, dopo aver rinnovato con l'Arsenal, non è intenzionato a cambiare maglia. Da escludere anche Renato Sanches.
L'acquisto di un difensore centrale di piede sinistro invece potrebbe non essere più una priorità. Kumbulla infatti ha conquistato il tecnico, che vede di buon occhio la permanenza dell'albanese al Fulvio Bernardini. Inoltre Smalling si è lasciato alle spalle i problemi fisici ed è tornato a rappresentare una garanzia - 38 gare disputate in stagione - in più sul suo contratto è presenteuna clausola che prevede il prolungamento automatico per un'ulteriore stagione (quello in essere scade nel 2023) in caso di raggiungimento di un determinato numero di presenze.
Proprio i rinnovi rappresentano l'altro scoglio che Pinto dovrà affrontare nei prossimi mesi: se per quello di Mancini fino al 2027 manca solo l'ufficialità - guadagnerà oltre 3 milioni netti più bonus, che lo porteranno a sfiorare i 4 - la società dovrà lavorare a fondo sulle questioni Zaniolo e Cristante, oltre a quella Mkhitaryan. La Roma ha presentato all'ex Arsenal un'offerta e non intende rilanciare, restando ancora in attesa di una risposta. La sensazione però è che potrebbe essere troppo tardi. Il giocatore ha già un accordo verbale con l'Inter per un biennale da 3.5 milioni a stagione.
Il probabile addio dell'armeno ha spinto il club a non considerare più Cristante come un calciatore in vendita. Con l'agente del friulano i contatti sono già in corso e si cercherà un accordo a cifre simili a quelle del nuovo contratto di Mancini. Presto anche l'entourage di Zaniolo verrà convocato a Trigoria, ma la trattativa non parte in discesa: il numero 22 è stato protagonista del trionfo in coppa e per arrivare alla fumata bianca potrebbe servire un'offerta in linea con gli stipendi di giocatori più rappresentativi della squadra. Juventus, Milan e Newcastle sono alla finestra, ma la Roma non ha intenzione di privarsi di uno dei suoi talenti più puri e non prenderà in considerazione offerte inferiori ai 60 milioni.
Capitolo cessioni: Veretout, Carles Perez, Diawara, Darboe, Felix e Fuzato sono sul mercato, così come i giocatori di rientro dai rispettivi prestiti. Resteranno invece Vina, Shomurodov, Bove (la Roma ci punta molto) e Abraham, considerato incedibile. L'inglese rimarrà almeno un'altra stagione nella Capitale, in attesa di capire se il Chelsea deciderà se sfruttare il diritto di riacquisto (fissato a 80 milioni) esercitabile dalla prossima estate.
Sergio Olivera invece, almeno inizialmente, non farà parte della rosa. La Roma ha fatto sapere al Porto che non eserciterà il diritto di riscatto fissato a 13 milioni, ma di essere disposta a trattare per un acquisto a cifre più basse. Anche Maitland-Niles, arrivato lo scorso gennaio in prestito secco dall'Arsenal, farà definitivamente ritorno in Inghilterra. Già programmata l’estate: il 4 o il 5 luglio raduno a Trigoria, poi la partenza per il ritiro in Portogallo.