IL TEMPO (A. AUSTINI) - Prima l’Europa, poi la coppa. Sembra solo un messaggio da riferire in pubblico ma è la vera scala di priorità di José Mourinho, che ha ribadito il concetto ieri alla squadra nel primo giorno di allenamenti in vista dell’ultima gara di campionato a Torino. Il portoghese vuole centrare l’accesso all’Europa League senza dover aspettare l’esito della finale di Conference. Perché sarebbe un peso psicologico in più giocarsi tutto nella partita col Feyenoord. E finire almeno sesti darebbe un senso diverso anche al campionato altalenante dei giallorossi. La sconfitta della Fiorentina a Genova ha rimesso il destino nelle mani dei giallorossi, sicuri del sesto posto in caso di vittoria venerdì sera. Se avesse potuto, Mourinho avrebbe volentieri evitato il media day in programma stamattina a Trigoria e imposto dalla Uefa in vista della finale di Tirana, che lo costringerà a tenere anche una conferenza stampa. Oneri e onori di chi vuole vincere, ma la priorità adesso è la sfida ai granata, nella quale l’allenatore manderà in campo tutti i titolari che gli daranno garanzie fisiche. Di sicuro non farà parte della sfida Mkhitaryan, che punta il Feyenoord e sta tornando l’ottimismo sul suo recupero. Non sembrano esserci dubbi per Zaniolo, sicuro di farcela per Tirana mentre la sua presenza a Torino resta in dubbio. Non è escluso che Mourinho faccia riposare, almeno in partenza, qualcuno tra i giocatori più impiegati: da Smalling a Ibanez, da Cristante a Pellegrini fino ad Abraham, sono tanti quelli che avrebbero bisogno di rifiatare. Tornerà dal 1’ Mancini dopo il turno di squalifica scontato con il Venezia, mentre Spinazzola è pronto a una nuova staffetta con Zalewski sulla sinistra. Sperando di prendersi un po’ di spazio anche a Tirana. Una partita a cui tutti tengono tantissimo a cominciare da Mourinho, che ha inviato anche un messaggio «pieno di cuoricini» a Ceferin dopo la vittoria col Leicester come rivelato dal presidente della Uefa.