In un anno l'armata Brancaleone del calcio italiano ha perso il 30% dei suoi spettatori

30/05/2022 alle 09:26.
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Ad inizio campionato la realtà degli ascolti tv, alla luce delle prime rilevazioni, appariva a dir poco sconvolgente. "Adnkronos - scriveva - ha rivelato che gli ascolti resi noti da Dazn (4,3 milioni di spettatori la prima giornata, 4,7 la seconda, quasi i 4,8 di Sky) secondo Auditel sarebbero gonfiati del 58,1%. E questo perchè un abbonato che abbia visto, ad esempio, Verona- venerdì, -Empoli sabato e Milan-Cagliari domenica viene contato come fossero 3. Ebbene: dopo mille polemiche, con Dazn che certificava i dati d'ascolto "in casa" attraverso Nielsen e Auditel che ne attestava altri; dopo un'istruttoria durata mesi e la decisione di Agcom di demandare ad Auditel, unico istituto in grado di "assicurare la correttezza e la trasparenza delle rilevazioni", l'accertamento degli ascolti; dopo 10 mesi di sporcizia nascosta sotto il tappeto e a campionato ormai concluso è finalmente possibile conoscere la realtà degli ascolti televisivi della Serie A 2021-22. Una tragedia vera. Il calcio italiano in tv ha perso in un anno il 30% dei suoi seguaci (leggi abbonati). Rispetto alla stagione precedente, che vedeva Sky prima detentrice dei diritti e che aveva conteggiato 242 milioni di spettatori complessivi, nel primo anno dell'era Dazn gli spettatori scomparsi all'appello sono stati 72 milioni, cioè il 29,9 per cento: il bacino certificato daAuditel è stato infatti di 169,6 milioni di spettatori.

(Il Fatto Quotidiano)