IL TEMPO (E. ZOTTI) - Il Bodo Glimt non ci sta. La decisione della Uefa di respingere il ricorso per annullare la squalifica di Knutsen ha scatenato l'indignazione dei norvegesi, che affronteranno il match di questa sera senza il tecnico a bordo campo. Poco dopo la nota pubblicata da Nyon, in rete è improvvisamente comparso il video della rissa tra Nuno Santos e Knutsen, pubblicato sull’edizione online del quotidiano britannico Indipendent. Le immagini appaiono tutt'altro che chiare e, paradossalmente, i frame più nitidi sono proprio quelli in cui l'allenatore sferra un pugno sul mento del preparatore dei portieri giallorosso. Un episodio che si somma alle dichiarazioni di Knutsen e del direttore generale del Bodo, che nei giorni scorsi erano tornati a parlare del parapiglia andato in scena negli spogliatoi dell'Aspmyra Stadion e dell'atteggiamento provocatorio tenuto dai membri della panchina della Roma. Parole che non sembrano aver scalfito Mourinho: «La partita è stata normale - ha detto durante la conferenza stampa di ieri - così come la fine, 45' dopo la partita è stato tutto normale. Poi c'è stato un episodio brutto ma completamente isolato dal contesto». Lo Special One ha invece ignorato per tre volte le domande dei giornalisti norvegesi, che hanno tentato invano di stuzzicarlo sulle questioni extra-campo. A rendere ancor più infuocata la vigilia anche i post di alcuni tifosi romanisti che - sui social - hanno invitato chiunque si trovasse nelle vicinanze dell'hotel che ospita il Bodo ad utilizzare il clacson durante la notte. Un clima che sembra aver messo in apprensione i 1500 tifosi gialloneri arrivati in Italia - si presenteranno all'Olimpico indossando maschere con il volto di Knutsen - che ieri hanno pubblicato una lettera indirizzata ai romanisti: «Molti di noi sono preoccupati per eventuali scontri o pugnalate fra di noi. La battaglia sarà in campo e, se necessario negli spogliatoi, ma restiamo amici prima e dopo il match». Meno preoccupati invece i giocatori del Bodo. Saltnes ha cercato di sdrammatizzare in conferenza stampa: «Siamo abituati alla confusione e andrà tutto bene. Abbiamo tante persone con noi per la sicurezza ma non siamo spaventati. Se qualcuno suonerà il clacson metterò i tappi».