[...] Non deve essere un'avventura, tanto più che la Roma ha già rimediato un 6-1 sul sintetico di Norvegia. Non deve essere soltanto una primavera. Ma più di una. L'amore per la squadra non è mai stata una stella che al mattino se ne va. E ha ragione Mourinho quando dice di voler vincere per chi non l'ha fatto. [...] Escluse le giovanili, la Roma non vince e non solleva una coppa da 14 anni. Un trofeo, anche una pentola, purché riconosciuta a livello internazionale, da poterci fare un giro sotto la curva. Da almeno due generazioni di calciatori e di tifosi, vincere è un verbo che si usa quando si parla, si racconta, si sogna giallorosso. Fermo restando che nemmeno in Conference League sono previste passeggiate di salute, la Roma deve puntare ad alzare un trofeo. Non importa che sia piccolo. Anche la Roma è piccola. Ma può arrivare sino in fondo, a patto di non accampare scuse durante il percorso, il freddo, le distanze, la partita di giovedì, il Var che non c'è, l'erba sintetica e la malasorte. Le rivali possono ingigantirsi di colpo. A cominciare dai norvegesi di stasera per arrivare ai possibili competitor in semifinale, il Leicester o il PSV, il Marsiglia o il Paok, il Feyenoord o lo Slavia Praga. Ma dipende dalla Roma. Forte del 6-1 subito ad ottobre, il carattere della squadra, che non è mai stato un vanto, potrebbe addirittura beneficiare della scoppola. [...] La Roma dovrà evitare di lasciare in mano all'avversario le sue armi migliori: la fisicità combinata con l'abitudine al sintetico. Onestamente appare difficile che si torni a Trigoria con un altro passivo pesante. Ma siccome tutto è possibile, sarà utile ricordare che una partita importante come questa la si vince o quantomeno non la si perde. [...] La Roma non deve pensare ad altro, al campionato, alla Champions League, ai problemi interni tipo Zaniolo ed al futuro. La stagione della Roma si riassume nella Conference. Salvo crolli, è alla portata. E andiamo, su.
(La Repubblica - E. Sisti)