La Roma affronterà oggi il Bodo/Glimt e non sarà una rivincita solo per lei, bensì anche per José Mourinho, che definì la sconfitta per 6-1 maturata il 21 ottobre "l'esperienza più brutta della mia carriera". Quella partita fu il momento in cui si creò la frattura e nacque una nuova squadra.
Dallo scontro nel girone di Conference League è cambiato il modulo, infatti i capitolini non giocano più con il 4-2-3-1, ma sono passati al 3-4-2-1. Inoltre sono rimasti solamente due giocatori dell'11 titolare della partita autunnale e molti hanno addirittura lasciato il club come Calafiori, Reynolds, Villar e Mayoral. Ciò che conta ora è la vittoria del trofeo e a Mourinho manca ormai da quasi 5 anni. Anche il Bodo però si è trasformato, infatti ha venduto quattro giocatori tra cui Berg e Botheim, considerati i top player.
"Sarà una partita diversa e spero di fare meglio dell'ultima volta - dice l'allenatore della Roma - Il campo sintetico è un problema, ma a me interessa solo vincere e penso che possiamo farcela". Inoltre non sono mancate le frecciatine ai giocatori del Bodo: "Alcuni sono bravi a parlare, ma siamo qui per loro. E la settimana prossima li aspettiamo a Roma. Per uno il sorteggio è stato positivo. Arrogante? Magari è solo sicuro di sé". Infine ha commentato così la sfida che lo attende: "Il calcio si gioca sull'erba, sul sintetico è un altro sport. Il freddo sarà difficile da affrontare, ma non ci sono scuse, noi vogliamo qualificarci. Rispettiamo il Bodo, ha giocato bene anche al ritorno sul campo d'erba, ma lì c'erano due rigori per noi".
(gasport)