Oggi tocca alle difese di Juventus e Napoli e c'è aria di scontro. Si prevede una dura battaglia giuridico-sportiva, visto che i legali dei due club attaccheranno il "teorema Chinè", il capo della procura federale che martedì è stato categorico: niente danni alle classifiche della squadra, ma inibizioni e multe per dirigenti e società. Per esempio, sono stati chiesti 16 mesi e 10 giorni per Paratici, un anno per Andrea Agnelli, 11 mesi e 5 giorni per Aurelio De Laurentiis, più le multe ai club. Le società hanno l'obiettivo di smontare il modello statistico predisposto dalla Procura, visto che neanche troppo privatamente dicono "Una ricostruzione che non sta né in cielo né in terra", quella secondo cinque parametri che secondo i dirigenti sarebbe poco credibile per il riscontro fra valori reali e cifre iscritte a bilancio. La contestazione principale è la sottovalutazione dei giovani: quattro parametri su cinque ridurrebbero il valore dei giocatori meno conosciuti, ma di ottime prospettive. La decisione del Tribunale federale potrebbe arrivare già domani, a meno che i giudici non sentano il bisogno di un supplemento di tempo per rivalutare numeri e circostanze. L'appello è previsto entro un mese.
(gasport)