IL PUNTO DEL LUNEDÌ - ZAZZARONI: "Mancano tre giocatori per trasformare il lavoro di Mou in titoli" - CATAPANO: "Ci si poteva aspettare qualcosa di più dallo Special? Giudizio sospeso"

25/04/2022 alle 09:26.
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Sabato la Roma ha perso in casa dell' dopo 12 risultati utili consecutivi ed è di nuovo tempo di riflessioni e pensieri sulla gestione di Mourinho: "Ci si poteva aspettare qualcosa di più dallo Special? Il giudizio è sospeso, vincere o non vincere la Conference farà un’enorme differenza", scrive Alessandro Catapano. Non solo, è tempo anche di pensare al futuro, secondo Ivan Zazzaroni alla Roma: "mancano "semplicemente" due, tre giocatori in grado di trasformare il lavoro di Mou in titoli".


Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, pubblicati sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.


M. SCONCERTI - CORRIERE DELLA SERA

(...) Intanto perdono Roma, e Lazio, questo riporta in gioco l’Atalanta. Qui siamo al contrario del gioco di testa. Sono tutte squadre imperfette, tendono al sorprendente, non danno niente per certo. La Roma ha qualcosa di più (...)


F. LICARI - GAZZETTA DELLO SPORT

Considerato che il secondo anno di Mou è sempre il migliore, a Roma possono essere ottimisti. Il primo è stato un discreto saliscendi (in linea con il campionato più equilibrato degli ultimi anni) e ha ancora tanto in ballo. Intanto i tifosi sono ormai conquistati e questo è, da sempre, un obiettivo primario per Mou. Di scudetto non s’era mai parlato (...) Il posto in poteva essere l’obiettivo massimo: sembra ormai sfuggito (...). La Conference, infine, è un torneo indecifrabile nel quale c’era però il dovere di arrivare fino in fondo. E così è stato. Ora questa è una settimana cruciale. In quattro giorni Mou non si gioca tutto (...) Si comincia giovedì sul campo della più bella favola del calcio moderno (...) Oggi non sembra neanche in un grande momento. È sicuramente alla portata della miglior Roma e del miglior Mourinho che ha vinto due , due Europa League, e ora insegue un piccolo record: diventare il primo a prendersi anche la Conference. Un simbolico “triplete” personale per una stagione che può ancora essere positiva. (...) L’ultimo successo della Roma è la Coppa Italia 2008. L’ultima coppa di un’Italiana l’ha vinta l’ di Mou nel 2010. L’ultimo trofeo sollevato da Mou è l’Europa League con lo United nel 2017. Se non è un’occasione speciale questa.


I. ZAZZARONI - CORRIERE DELLO SPORT

Quando l'allenatore è più grande del gruppo che guida la vittoria finale sfiora l'illusione. Occorre perciò darsi da fare per riavvicinare il sole alla terra. Sto per porre una domanda ai Friedkin che la Roma hanno salvato dal fallimento e che, proprio puntando su Mourinho, il più prestigioso ma anche il più ingombrante, hanno voluto lanciare un segnale forte al calcio italiano e a quello internazionale (...). In effetti il giorno in cui convinci Mou annunci al mondo che fai sul serio: non hai intenzione di vivacchiare, ma di competere e provare a vincere. Se però gli affidi gente come Vina, Maitland-Niles, Shomurodov e Sergio Oliveira, dimostri di aver imboccato in senso contrario l'autostrada per la gloria (...). Dubito che i Friedkin abbiano scelto Roma per la bellezza della città (...): mettono tanti milioni ogni mese, ma senza gli strumenti tecnici per per realizzarlo il progetto risulta privo di senso. E gli strumenti sono i giocatori di primo livello (...). La Roma ha dunque una proprietà ricca, appassionata e fisicamente presente, il tecnico più importante, un vincente, e un pubblico disposto a seguirla sulla fiducia. Le mancano "semplicemente" due, tre giocatori in grado di trasformare il lavoro di Mou in titoli. Quali sono, in vista del prossimo passaggio, le intenzioni di padre e figlio? (...)


A. CATAPANO - IL MESSAGGERO 

Ha ragione, ha sempre ragione José Mourinho. Quando la Roma perde, è sempre colpa degli altri. Principalmente - a parte le responsabilità arbitrali -, dei giocatori. Quelli che lo Special non ha. (...)  Con lo spirito (che nel calcio si traduce in agonismo, intensità, cattiveria), si può dare di più, ma difficilmente si scalano le montagne. Per vincere, servono i giocatori: è il mantra di Mourinho. Vero. Ma per provarci, a volte “basta” avere un’idea. E’ la filosofia di Maurizio Sarri (...) Mourinho no, lui vuole i giocatori. Senza, che ti vuoi inventare? (...) Dunque, si può sperare - per dirla con le parole del maestro Battiato - che la Roma torni a quote più normali? (...) Inorgoglisce, il tifoso romanista, e fa quasi tenerezza: le corse al biglietto, lo sventolio incessante come i cori, mai un fischio di disapprovazione, tutto questo coinvolgimento per una squadra che, benissimo che vada, “rischia” di arrivare quinta in campionato e in finale della coppa europea meno importante. (...) Se raggiungerà questi obiettivi, la Roma di Mourinho (e dei Friedkin) avrà fatto il proprio dovere. Non tanto di più, né tanto di meno. (...) Ci si poteva aspettare qualcosa di più dallo Special? Il giudizio è sospeso, vincere o non vincere la Conference farà un’enorme differenza. Poi, la differenza potranno farla solo i Friedkin e Tiago Pinto. Si dice (parlarci è impossibile) che i proprietari americani abbiano già programmato un nuovo aumento di capitale, Mourinho attende fiducioso. Intanto, non serve scalare una montagna per avere ragione del Leicester.

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