C’è un segreto in questa Roma che sembra fatta di acciaio. Un segreto che fa parte del dna classico delle squadre di José Mourinho e che la Roma ha trovato di colpo in quell’ermeticità difensiva che la contraddistingue oramai da due mesi a questa parte. La Roma che vola in Conference e sogna anche di soffiare in extremis la Champions League alla Juventus nasce proprio qui. Ed ha un suo paladino difensivo, un uomo che gestisce il reparto in maniera ottimale e gli ha regalato una solidità prima sconosciuta e che risponde al nome di Chris Smalling. Il difensore inglese, infatti, è un fattore assoluto della retroguardia romanista, ma anche uno degli uomini che offre un salto di qualità a livello di personalità alla squadra. Se la Roma dietro non balla più, il merito è anche suo. Certo, quando si prendevano tanti gol non è che lui fosse esente da colpe, spesso in campo c’era anche lui, ma nel frattempo Smalling e la Roma hanno registrato i giri a dovere. E Chris è diventato quasi insuperabile, un muro, come dimostrano anche le statistiche. Il centrale inglese, infatti, è il giocatore che vince più duelli in assoluto in tutta la Serie A, esattamente il 77,39%, davanti alla coppia del Genoa formata da Morten Frendrup (69,81%) e Leo Ostigard (68,87%). Un dato importante, soprattutto se proiettato alla sfida di sabato prossimo a San Siro, contro l’Inter, dove probabilmente Smalling se la dovrà vedere da vicino con l’ex compagno di squadra Edin Dzeko. Una sfida che vivrà di duelli personali, di marcature e anticipi per quanto riguarda Chris. Ed in cui Smalling vuole uscire vincente proprio nel duello, per dare continuità alle sue prestazioni, ma anche a quelle della Roma (che in campionato ha una striscia positiva di ben 12 partite).
(gasport)