Ieri i tifosi della Roma sono partiti in direzione Leicester con un bagaglio di sogni dopo una lunga astinenza. A pochi metri un gate con direzione Tirana, quasi un gioco del destino: in quei pochi metri l'ultimo pezzo di strada che la Roma deve percorrere verso la finale. Questa sera l'ostacolo è il Leicester, che nel 2016 ha stupito tutto il mondo: non ci sono più Ranieri, Mahrez, Kante, Vardy non ha i 90' nelle gambe. Dall'altra parte c'è José Mourinho, la garanzia, l'uomo di coppa. Conosce bene il Leicester e conosce Brendan Rodgers, il suo allievo. Su José sono aggrappate le speranze della Roma, perché di vittorie ne ha masticate tante. Lo Special One invece si aggrappa a Tammy Abraham, capocannoniere di coppa con Dessers del Feyenoord.
Ieri Dan Friedkin ha scrutato l'allenamento a Trigoria prima di partire per l'Inghilterra. Tutti a Leicester si chiedono se Zaniolo sarà delle partita, ma Mourinho decide di non rispondere: riproporrà la squadra che ha battuto il Bodo o quella con Sergio Oliveira in mezzo al campo? In ogni caso, Tirana è alla portata. La Conference vale 25 milioni di euro e le semifinaliste sono Roma, Leicester, Marsiglia e Feyenoord, non proprio una coppetta. Basterebbe non affondare in Inghilterra, visto che poi all'Olimpico ci sarà solita bolgia giallorossa. Le parole di Mourinho: "Ma noi vogliamo vincere qui. E’ una coppa importante, è anche una strada per l’Europa League. È un momento duro, ma pieno di motivazioni. Meritiamo la finale, ma dobbiamo battere una squadra forte con buoni giocatori e un ottimo allenatore. Lo stadio sarà bellissimo, qui c’è grande empatia. Dobbiamo realizzare il sogno di arrivare in finale. Devo ammettere che nella mia lunga carriera questa battaglia è davvero unica. È la mia competizione e l’abbiamo pagata lasciando punti in campionato. Quindi, vale la pena arrivare fino in fondo e vincere. Se non si arriva in finale è come se avessimo fatto poco". Un pensiero su Ranieri: "Molti allenatori in Premier hanno vinto titoli, ma quello che ha vinto Claudio è il più speciale di tutti. Qui è un mito, per lui sarà un’emozione speciale".
Ha parlato anche Abraham: "Ora sto bene qui, sono nato in Inghilterra ma sono concentrato sul finire bene la stagione, l’unico pensiero è battere il Leicester". Su Zaniolo: "Con Nicolò ci capiamo. Giocare con lui mi leva pressione, sono più libero e più me stesso. E’ la partita perfetta per vincere e fare gol".
(messaggero)