Un tracollo totale. Tecnico, tattico, fisico ma soprattutto mentale. La Lazio si sfalda nel derby e perde 3-0 contro la Roma, che la sorpassa di nuovo in classifica e si porta a +2. Senza alibi, i biancocelesti. “L’approccio sbagliato? Non c’è stato proprio, il gol preso dopo un minuto ci ha tagliato le gambe. Semmai bisogna parlare della mancata reazione: non abbiamo avuto la forza di rialzarci, ci siamo buttati giù“, commenta Sarri, che rispetto a Mourinho ha avuto un’intera settimana per preparare la partita. Lecito aspettarsi qualcosa in più, invece Lazio ha perso ogni duello, ogni seconda palla. Presunzione? Sì. Sufficienza? Anche. I due peccati capitali della domenica da incubo laziale. “L’aspetto tattico – aggiunge Sarri – passa in secondo piano. Ci siamo innervositi subito e abbiamo sbagliato un numero esagerato di palloni. Dovevamo essere più lucidi e tranquilli, la partita si poteva riprendere. Mi dispiace per i tifosi, so quanto tengono al derby e non è bello perderlo così“. L’atteggiamento della Roma ha fatto la differenza. Certo, l’episodio iniziale ha cambiato la partita ma è inaccettabile il modo in cui la Lazio è entrata in campo: “Siamo tutti perplessi, l’interruttore mentale era off: non me l’aspettavo una prestazione simile“, aggiunge Sarri, che non ha convinto con la scelta di Hysaj al posto di Lazzari.
(La Repubblica)