IL TEMPO (A. AUSTINI) - Ci ha quasi preso gusto. Collegato, senza farsi vedere, con i suoi giocatori a Cagliari, nascosto sul pullman fuori dallo stadio di La Spezia e in contatto con lo staff tramite i messaggi di WhatsApp, per José Mourinho una squalifica diventa l’occasione per ingegnarsi, trovare una via alternativa per motivare la squadra e stupire ancora. Come gli è sempre piaciuto fare: parliamo pur sempre dell’ allenatore che, nel 2005, si è nascosto nel carrello della biancheria per entrare nello spogliatoio di Stamford Bridge prima di una gara di Champions del Chelsea col Bayern Monaco che non poteva seguire per via degli insulti rivolti all’arbitro nella partita precedente con il Barcellona.
Ora, dopo l’espulsione e la sfuriata contro Pairetto in Roma-Verona, di giornata da scontare ne manca un’altra sabato con l’Atalanta e fino a ieri sera il club non ha presentato ricorso. Può farlo entro oggi, l’avvocato Antonio Conte ha predisposto le carte ed è pronto a difendere sia l’allenatore sia Tiago Pinto, squalificato fino all’8 marzo, ma l’orientamento della società sembrerebbe ormai quello di non rivolgersi alla Corte Sportiva d’Appello della Figc. Il tempo stringe, per discutere «in presenza» il reclamo va presentata una richiesta a parte e i segnali sono quelli di una rinuncia a procedere.
Chissà se nella decisione non incida pure la scaramanzia di Mourinho, che con la Roma ha ottenuto due vittorie su due partite in cui era squalificato, la prima diretta in panchina dell’ex vice Joao Sacramento, che poi ha lasciato il club, mentre a La Spezia è toccato a Salvatore Foti e al match analyst Michele Salzarulo, dotato di licenza da allenatore. Di sicuro, anche stavolta il portoghese progetterà qualcosa di «Special» per tenersi in contatto con la panchina e il gruppo, potendo sfruttare stavolta tutti i confort dello stadio di casa. La gara con l’Atalanta è la prima di un mini-ciclo di cinque match che decideranno molto nella stagione. In ballo c’è la rincorsa ai posti per l’Europa in campionato, una trasferta insidiosa a Udine, un derby-rivincita dopo la sconfitta dell’andata, il tutto condito dalla doppia sfida in Conference League con il Vitesse.
Mou può contare al momento sulla rosa quasi al completo, fatta eccezione per Spinazzola e, al momento, per Sergio Oliveira che vuole provare a tornare disponibile contro l’Atalanta. Felix lo ha già fatto, Zaniolo idem nonostante il fallo da rigore di Maggiore domenica scorsa gli abbia procurato una micro-frattura al naso che non necessita l’intervento chirurgico. Come documentato sui social del club, ieri il nr.22 giallorosso si è allenato regolarmente senza protezioni sul volto che presenta i visibili segni del colpo subìto, ma non è escluso che utilizzi una maschera in carbonio nei prossimi allenamenti e durante la partita di sabato.
Stavolta dovrebbe partire titolare dopo due assenze e una panchina scaldata per un tempo non senza fastidio, la sfida all’Atalanta è cruciale per le residue speranze di attacco al quarto posto ma pure nella corsa alla qualificazione alla prossima Europa League. Mourinho sogna il bis dell’andata a Bergamo, dove la Roma ha ottenuto l’unico risultato prestigioso di questo campionato. Al termine della gara il tecnico volerà a Londra dalla famiglia per un giorno, come fa spesso, pronto poi a preparare la missione in Olanda. Dove potrà finalmente tornare in panchina. Senza sorprese.