Condizionato da quella diffida che già all'andata, sempre contro l'Udinese, gli aveva fatto saltare la gara alla quale tiene di più, Lorenzo Pellegrini ieri non ha fatto una bella partita. Timido nei contrasti, quel rinvio sbilenco che si era trasformato nell'assist perfetto per Molina. C'erano i prodromi di una serataccia. Anche perché durante il match, intuendo le difficoltà in fase d'impostazione di Cristante e Oliveira, si era abbassato togliendo il poco estro ad una squadra già di per sé priva di idee.
All'improvviso, ecco l'occasione che non ti aspetti. Il rigore per il tocco di mano di Zeegelaar ha regalato la possibilità di allungare la striscia positiva a 8 gare. Ma soprattutto di non perdere una partita che l'Udinese aveva meritato di vincere. Dopo il gol su rigore l'urlo liberatorio, anche ricordando il rigore sbagliato contro la Juventus: «Quel pallone pesava tanto, veramente tanto... Peccato per il pari, l'Udinese mette in difficolta tutti e noi ogni volta fatichiamo dopo la Conference. Ci siamo detti di fare attenzione, non è però andata come speravamo Alla fine prendiamo un punto ma a dir la verità era importante vincere. Se vogliamo rimanere aggrappati a chi ci sta sopra, dobbiamo cercare di perdere meno terreno possibile. È chiaro, per come si era messa è un punto guadagnato, ma alla fine sono due punti persi».
(Il Messaggero)