Il terzo campionato con la maglia della Roma era quello della verità per Chris Smalling. Contratto in scadenza nel giugno 2023, 32 anni compiuti, l’arrivo di Mourinho sulla panchina giallorossa. Un panorama da “lascia o raddoppia?“. L’inizio ha dato forza a chi lo vedeva in calo, con un ritmo da quasi pensionato al sole capitolino: saltate le prime tre gare di campionato, debutto il 19 settembre con 14 minuti nella prima sconfitta stagionale a Verona (2-3), prima da titolare solo il 3 ottobre (Roma-Empoli 2-0) ma subito un altro stop. Chi credeva in lui, a partire dallo Speical One, ha dovuto aspettare quasi fino a dicembre, ma poi è stato ripagato. Dal 28 novembre – Roma-Torino 1-0 – Smalling le ha giocate quasi tutte e il suo rendimento si è impennato. Il picco è arrivato nelle ultime quattro partite: un solo gol subito, nel pareggio 1-1 contro l’Udinese, e ben tre clean sheet (Spezia, Atalanta e Lazio) da dividere con Rui Patricio e i compagni di reparto. Smalling guadagna 3,8 milioni netti a stagione, con facili bonus che lo portano a 4. La scadenza 2023 rende di estrema attualità il suo contratto e Tiago Pinto ci sta lavorando, seguendo le indicazioni di Mourinho. La volontà della Roma è prolungare di un anno con una “spalmatura” fino al 2024 e aumento del bonus a rendimento per arrivare a circa 6 milioni per due stagioni.
(corsera)