IL TEMPO (E. ZOTTI) - Si è conclusa ieri la storia tra la Roma e Morgan De Sanctis. Dopo tre stagioni da giocatore, due anni da team manager e altri tre da direttore sportivo, il dirigente ha rescisso consensualmente il suo contratto con il club giallorosso. Un rapporto iniziato nel 2013 e durato in tutto più di otto anni - con una pausa di alcuni mesi tra il 2016 e il 2017 - arrivato, secondo De Sanctis, alla fine: «Ho ritenuto fosse giunto il momento di uscire dal Club, ma nel mio cuore la Roma occuperà sempre un posto speciale - ho vissuto visceralmente la Roma sin dalla prima stagione da calciatore giallorosso e oggi voglio ringraziare tutti coloro che hanno accompagnato il mio percorso, dentro e fuori dal campo». De Sanctis - che nei prossimi mesi dovrebbe iniziare una nuova avventura da ds - non verrà sostituito all’interno dei ruoli dirigenziali considerato che il gm Tiago Pinto, già dalla scorsa estate, ha firmato le carte e i moduli federali necessari per perfezionare gli acquisti e le cessioni durante il calcio mercato. Nel frattempo la società continua a studiare le carte relative a Roma-Verona, valutando se presentare o meno il ricorso per cercare di ridurre le squalifiche di Mourinho - il portoghese deve scontare ancora un turno - e del general manager Pinto. Fino a ieri la situazione era ancora in fase di valutazione e, nelle prossime ore, si deciderà se dare mandato ai legali per inviare il ricorso in Procura Federale. Questa mattina invece la squadra tornerà ad allenarsi a Trigoria in vista del big match con l'Atalanta di sabato. Contro gli uomini di Gasperini Zaniolo dovrebbe tornare in campo dal 1' dopo l'esclusione - per scelta tecnica - di domenica scorsa. Ieri il numero 22 ha postato su Instagram una nuova foto dei segni riportati sul volto dopo il calcio in pieno volto rimediato da Maggiore: nonostante un occhio nero e una ferita sul naso il giocatore sarà regolarmente a disposizione dello Special One.