IL TEMPO (E. ZOTTI) - Sui tre punti pesantissimi conquistati dalla Roma ieri sera all'Olimpico c'è la firma di Tammy Abraham. Una vittoria arrivata grazie al ventesimo gol stagionale dell'inglese - 13 in campionato - bravissimo a trasformare in oro l'assist al bacio servito da Zaniolo prima di esultare con i tifosi che in sei gli hanno restituito la gioia di giocare a calcio: «Questo club è casa mia - spiega l'ex Chelsea a fine partita - quando scendo in campo do semplicemente tutto. Avevo attraversato un momento difficile nella mia carriera, la Roma mi ha dato fiducia e sono felice di ripagarla. Mi diverto ogni volta che gioco e ringrazio la gente allo stadio, è molto bello aver raggiunto questo risultato tutti insieme». Parole che allontanano lo spettro del possibile ritorno a Londra nel 2023, possibile grazie alla clausola di riacquisto inserita da Blues nel contratto firmato l'estate scorsa. Durante l'intervista post partita Abraham è arrivata la «benedizione» di José Mourinho che - dopo aver seguito il match dalla pancia dell'Olimpico - ha scherzato con il suo giocatore sorprendendolo alle spalle con due buffetti, sembrati quasi un ringraziamento per la rete segnata contro l'Atalanta. Il centravanti - che ha chiesto il cambio all'83' dopo aver avvertito un problema alla caviglia - verrà valutato nelle prossime ore, ma le sue condizioni non destano particolare preoccupazione in vista dell'ottavo di finale di Conference League in casa del Vitesse.
Prestazione importante anche per Gianluca Mancini che, insieme a Smalling e Kumbulla, ha tenuto in piedi la diga pensata dallo Special One per contenere gli attaccanti di Gasperini: «Tutti abbiamo fatto qualcosa in più in questa partita. Siamo stati compatti, abbiamo creato. L'Atalanta ha avuto un'azione pericolosa poi poco altro. Questa vittoria è importantissima per rimanere attaccati al treno Europa. Mourinho mi ha detto: "Oggi non hai preso il giallo". È una soddisfazione». Il pareggio in rimonta contro il Verona sembra aver scosso i giallorossi, apparsi più compatti anche nella vittoria di La Spezia: «Ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti che se non facciamo così... L'attitudine deve essere questa, abbiamo molte più possibilità di vincere le partite». Giocando come ieri, diventa tutto più facile.