I Friedkin non sono andati neppure ieri a La Spezia, ma hanno gioito per la vittoria arrivata in extremis. Da due mesi i proprietari del club non seguono la squadra in trasferta, mentre c'erano contro Genoa e Verona in casa. Dall'entourage dei Friedkin filtra come siano sempre convinti nel sostenere Mourinho nonostante i risultati arrivati finora. Non intendono dare alibi ai giocatori con gli errori arbitrali e sono delusi più dai propri calciatori che per le sviste dei fischietti. Questo è il motivo per cui hanno chiesto a Tiago Pinto di attendere prima di far firmare i rinnovi di contratto. L'eventuale esclusione della Roma dalle coppe europee accelererebbe la rivoluzione che i proprietari hanno già in mente.
Intanto, i Friedkin continuano a considerare il nuovo stadio di proprietà un asset strategico per la società. C'è grande attenzione ai rapporti con il sindaco Gualtieri: non è stata ancora fissata una data per l'incontro in Campidoglio, ma sarà programmato entro il prossimo mese. La Roma preferirebbe costruire lo stadio in un'area già dotata di infrastrutture e mezzi pubblici e la preferita resta quella degli ex Mercati Generali. Il buon feeling tra Friedkin e il Campidoglio è stato confermato dalla presenza di Ryan in Aula Giulio Cesare nell'incontro per Roma Expo 2030: il vicepresidente giallorosso e Pietro Berardi hanno garantito il proprio sostegno al Campidoglio per le iniziative per portare l'Expo nella capitale. I Friedkin sono interessati a investimenti in Italia anche oltre la sfera calcistica.
(corsport)