«Dal punto di vista personale quest’estate pensavo che la squadra avesse un livello superiore a quello che abbiamo». Questo è il «de profundis» alla stagione fatto da José Mourinho al termine di Roma-Juventus. La classifica parla chiaro: il distacco dal quarto posto è di 9 punti e l’Atalanta ha anche una partita da recuperare. Maitland-Niles e Sergio Oliveira arriveranno in prestito. «Non possiamo fare pazzie». Vorrebbe fare la rivoluzione ma sa che non è possibile. Lo Special One ha la sua parte di responsabilità nei risultati della squadra: non è vero che la Roma è una squadra scarsa e, soprattutto, sotto la sua gestione i miglioramenti dei calciatori a disposizione sono stati troppo pochi. Su una cosa, però, Mou aveva visto lungo: serviva un centrocampista centrale con caratteristiche che manca(va)no alla Roma. Il nome era Granit Xhaka, il giocatore era pronto a giocare per Mou. La Roma non ha trovato l’accordo con l’Arsenal ma ha speso lo stesso altrove. Xhaka è l’identikit del calciatore «cattivo» che Mourinho vuole in squadra. Adesso arriva Sergio Oliveira, che ha caratteristiche diverse da Xhaka ma che ha il placet di Mourinho. A fine stagione saranno in tanti sulla lista degli indesiderati, ma resta sempre il problema su come e dove piazzarli.
(corsera)