Chi pensava che anche in casa Roma avrebbe prevalso l’immobilismo sul mercato - e le ripetute lamentele di Mourinho sarebbero rimaste inascoltate - è stato smentito. Certo, non sono colpi da milioni di euro, ma muoversi in situazioni così difficili - dopo aver preso Maitland-Niles dall’Arsenal - non era affatto scontato. E riuscire ad ingaggiare anche un giocatore di livello come il portoghese Sergio Oliveira, richiesto esplicitamente dall’allenatore, ha un valore tecnico e simbolico. Perchè è la testimonianza che i Friedkin continuano ad essere, legittimamente e vigorosamente, convinti di voler dare forza a Mourinho.
Al di là dell’impatto che avranno i nuovi giocatori, il messaggio di assoluta vicinanza del tecnico risulta chiaro. E le ultime mosse rappresentano comunque un anello di congiunzione tra quello che è stato fatto in estate - da Rui Patricio ad Abraham, con una spesa di circa 90 milioni di euro - e quello che potrebbe succedere a luglio. I Friedkin, insomma, hanno dato e stanno dando un segnale: la Roma è pronta ad allestire una rosa più ampia ed esperta. E soprattutto ad ascoltare e seguire Mourinho.
(Gasport - A. Vocalelli)