Era il 4 gennaio 2021 e cominciava il primo, vero mercato della famiglia Friedkin (quello autunnale aveva convissuto con le settimane del passaggio di proprietà), affidato a un dirigente giovane e scelto con gli algoritmi, Tiago Pinto. Riportò alla Roma a costo zero (ma ad alto ingaggio) Stephan El Shaarawy e, per circa 7 milioni più bonus, lo statunitense Bryan Reynolds, oggetto misterioso rimasto tale. La stagione è finita come si sa, con un malinconico 7° posto che ha portato ai saluti di Paulo Fonseca. Poi, dal 4 maggio, la scossa tellurica rappresentata dall’ingaggio di José Mourinho, che ha acceso i riflettori sul mercato estivo, in cui però non è riuscito a regalare al portoghese il mediano. Il centrocampista però serve, e se lo scambio alla pari Villar e Vecino non convince i giallorossi per ora, si sono riallacciati i rapporti col Marsiglia, che in estate trasformerà il prestito di Under e Pau Lopez in acquisti. Morale: i francesi sborseranno 20,5 milioni, ma una (piccola) parte potrebbe essere abbonata se Kamara – in scadenza di contratto a giugno – si trasferisse subito a Trigoria. L’alternativa è sempre Grillitsch dell’Hoffenheim, anche lui in scadenza a giugno, mentre Ndombelé del Tottenham, che ha avuto rapporti non facili con Mou, non gradirebbe ritrovarlo. Intanto si prova a chiudere per Maitland-Niles dell’Arsenal. Gli inglesi sono disponibili al prestito con diritto di riscatto , ma per far scattare l’obbligo vogliono poche presenze e una cifra finale di 15 milioni, mentre la Roma vorrebbe il contrario per le presenze e una somma non superiore ai 10 milioni per averlo.
(gasport)