IL TEMPO (E. ZOTTI) - Per chi non è ancora stato folgorato dal fascino di José Mourinho, una delle argomentazioni più in voga per criticare il lavoro dello Special One è il paragone con la Roma di Paulo Fonseca. Lo scorso anno infatti, dopo ventidue giornate, l'ex tecnico dello Shakhtar era quarto in classifica con 8 punti in più rispetto a Mou. Un confronto che però non sta in piedi. Ne è certo Nuno Campos, ex vice e fedelissimo di Fonseca, che dopo l'avventura nella Capitale ha iniziato la carriera da primo allenatore sulla panchina del Santa Clara: «Nessun tecnico può fare miracoli - spiega il portoghese - Mourinho è uno dei migliori ma se non gli si dà tempo o se non si investe nella squadra, potrebbe essere un flop. Puoi anche prendere Mourinho ma non puoi sperare di vincere qualcosa se fai giocare sempre 12-13 giocatori. La Roma ha solo 14 giocatori di buon livello e non bastano per vincere».
In questo senso l'arrivo di Sergio Oliveira può rappresentare un altro passo in avanti nel processo di crescita della squadra: «Sarà di grande aiuto, si è meritata questa opportunità. È stato un mio giocatore al Paços de Ferreira ed è un campione con una forte personalità». Caratteristica indispensabile per fare bene in una piazza difficile come quella giallorossa: «Il clima intorno a squadra e allenatore è lo stesso che c'è nei più grandi club del mondo. C'è un'enorme pressione per la vittoria dello scudetto anche se la Roma ne ha vinti solo tre nella sua storia». Intanto, in chiave mercato, Fazio sembra essere più vicino a convincersi ad accettare l’offerta della Salernitana di Sabatini.