IL TEMPO (F. BIAFORA) - Sbraccia e soffre dalla panchina come fosse il dodicesimo in campo, ma alla fine Mourinho può sorridere e scaricare la tensione con tre punti in tasca. Da esperto uomo di calcio lo Special One sa che la sua Roma ha rischiato la beffa clamorosa e non dimentica di elogiare Rui Patricio per il miracolo su Joao Pedro, usando comunque parole dolci per la squadra che è stata capace di reagire al brutto ko con la Juventus: «Non so perché non riusciamo a chiudere prima le partite. La vittoria è super importante, è stata una gara tranquilla in cui si poteva fare subito gol, poi il secondo, il terzo o il quarto nel secondo tempo, ma poi poteva finire 1-1… Abbiamo dominato, potevamo vincere 4-0 o 5-0, nonostante questo ho sentita la pressione fino alla fine e potevamo perdere punti».
Mou ci ha tenuto ad elogiare la società per la tempestività con cui si è operato sugli acquisti (Tiago Pinto: «Il mercato è dinamico e può succedere sempre qualcosa») ed ha voluto tendere la mano a Kumbulla dopo le numerose bastonate dei mesi scorsi: «È stato il migliore, ha fatto una partita fantastica. Avevo perso la fiducia in lui contro il Bodo, ma ha reagito ed ha dimostrato di essere un mio giocatore».
Nel frattempo il tecnico portoghese incrocia le dita per Pellegrini, costretto ad alzare bandiera bianca poco prima del fischio d’inizio del match. Il capitano ha accusato un fastidio muscolare proprio nello stesso punto della coscia che lo aveva costretto ad un mese di stop da fine novembre. Il numero 7 non è andato neanche in panchina e le sue condizioni saranno più chiare soltanto dopo la consueta ecografia da svolgere a Trigoria (domani la ripresa in vista della CoppaItalia). Da segnalare infine le recriminazioni di Mazzarri: «Meritavamo il pareggio e forse anche la vittoria. Mi garberebbe ci fosse più rispetto da parte degli arbitri, troppi falli importanti sono stati invertiti…». Il solito disco rotto da anni.